Tra i monti, immersi nel verde e nei sapori di una volta
Situato nell’Alta Val di Sangro al confine tra Abruzzo e Molise a circa 800 metri sul livello del mare tra le vette della catene dei Monti Pizzi, immerso tra boschi di querce e paesi arroccati sulle alture, l’Agriturismo Aia Verde nasce nel 1995 a Pizzoferrato, dopo la decisione di Clara e Roberto di ristrutturare l’antico casolare di famiglia. Oggi, insieme a mamma e papà, anche i figli Paolo e Martina proseguono l’attività dell’azienda.
Dalla coltivazione di orzo e farro, passando per quella del grano, delle fave, dell’avena e delle patate, prodotto di punta di questo territorio, fino alla raccolta di ghiande selvatiche, destinate all’alimentazione dei suini e all’allevamento di quest’ultimi, senza dimenticare la gestione degli alloggi e la produzione di salumi: l’Agriturismo Aie Verde è il fiore all’occhiello della cucina abruzzese, un luogo in cui la grande abilità culinaria, si ritrova in tutti gli squisiti piatti tipici che sono preparati con grande amore per gli ospiti.
Il buon cibo a tavola: una tradizione trasmessa di generazione in generazione
Arrivando all’Agriturismo Aia Verde, sono i profumi dei piatti e dei prodotti di un tempo a dare un caloroso benvenuto a tutti i clienti. Scegliere di trascorrere un po’ di tempo qui non solo vi permetterà di staccare dalla vita di tutti i giorni e di fuggire dallo stress quotidiano per immergervi nel verde e nella tranquillità della natura montana, ma vi farà vivere un’esperienza di gran gusto.
A tavola troverete squisite pietanze realizzate proprio come una volta. Dagli antipasti a base di salumi di produzione propria e altre leccornie locali, passando per gli ottimi primi tra cui l’imperdibile chitarrina al tartufo, gustosi gnocchi e ravioli, senza perdere le deliziose grigliate o altri secondi a base di carne e tutti i dolci tipici proposti.
Nell’Agriturismo Aia Verde, tutto vi riporterà al gusto autentico offerto dai prodotti della terra più genuini e una volta gustate le portate nella sala ristorante, potrete anche scegliere tra l’ampia gamma di salumi prodotti in azienda, magari comprando il famoso ”U Sprusciat”, uno dei più premiati salsicciotti frentani d’Abruzzo, nonché riconosciuto tra i migliori salumi d’Italia nel Campionato Italiano del Salame indetto dall’Associazione delle 5T.
Martina e l’Aia Verde: la bontà a regola d’arte
Sorride Martina mentre racconta di quando, alla tenera età di 3 anni, gironzolava in pigiama nelle due sale dedicate alla ristorazione nell’Agriturismo Aia Verde. È uno di quei sorrisi gioiosi, di quelli che riempiono il volto di chi si ritrova una passione enorme nel cuore perché è nata e cresciuta con lei.
E questo Martina sa bene cosa significhi: “Mi hanno insegnato mamma e papà” dice fiera, raccontando di come nel loro agriturismo a gestione famigliare si producano alcuni dei salumi più buoni d’Abruzzo, come l’U Sprusciat.
Sale, pepe intero e un goccio di vino nell’impasto della carne, budello naturale di maiale: sono questi i segreti per conferire aromi esclusivi al prodotto ma, in realtà, la vera convinzione di Martina è un’altra. “Il segreto per fare dei salumi di qualità – svela – è saperli fare. Se li sai fare, ti escono sicuramente bene!”.
Da tanti anni ormai, lei, il fratello Paolo e i loro genitori, Clara e Roberto, che hanno avviato l’attività, sanno che quello che fanno deve essere buono non solo per loro, ma anche per tutti i clienti che arrivano nella loro splendida Aia.
In agriturismo ogni giornata è piena di cose da fare: si comincia
con il dare da mangiare agli animali e poi ci si organizza in base alla
stagione. A gennaio e in inverno ci sono i salumi; a marzo e aprile ci
si dedica alla semina delle patate; a luglio, arriva l’orzo e la
trebbiatura del grano e poi, durante l’anno, nei weekend bisogna
occuparsi della cucina.
Qui si seguono i tempi e ritmi dell’orto e tutto quello che si produce è
il risultato di un’enorme passione e del piacere assoluto di poter far
assaggiare agli ospiti “i salumi e i prodotti esattamente come li
facevano i loro nonni”.
Un perfetto connubio di memoria e innovazione dove, secondo le più antiche tradizioni, la bontà si fa a regola d’arte.