Giuseppe, le api e l’Apicoltura GLAM: lavorare di squadra per l’eccellenza

La passione per le api Giuseppe l’ha sempre avuta: è cresciuto con i racconti della nonna su smielature e sul tradizionale modo di fare apicoltura che suo nonno, omonimo, aveva intrapreso nell’immediato dopoguerra. Parliamo di un amore talmente forte che ha fatto sì che Giuseppe abbandonasse il suo lavoro di programmatore per tornare nel piccolo borgo di Colledimacine e iniziare a produrre miele.
Una scelta sicuramente azzeccata, garanzia della qualità del suo miele: il fatto che a Colledimacine non ci sia agricoltura intensiva, rende l’aria di quel territorio più pura e salutare, tenendo le api al sicuro da pesticidi e altri agenti chimici. Le api portano nell’alveare l’ambiente in cui vivono: se l’ambiente è sano, il miele sarà altrettanto sano.
Così la scelta di Giuseppe è stata quella di valorizzare il proprio territorio, seguendo i ritmi naturali e accompagnando il lavoro delle api quotidianamente.

“In fondo, senza le api gli apicoltori non esisterebbero”, spiega Giuseppe raccontando quanto sia importante il lavoro di squadra e di cura di questi piccoli e preziosi insetti.
Di solito si comincia con il prugnolo, ma per Giuseppe il miele è soprattutto “questione di sfumature”: i mieli non sono mai uguali, ci spiega. Esistono note di sapore e aromi molto diversi. Nel millefiori di primavera predomina la lupinella, in quello estivo prevale il fiordaliso e poi ad ottobre arriva anche l’edera.
E sono proprio tutti questi sentori differenti che lui ama far conoscere e che gli sono valsi tantissimi premi e riconoscimenti di livello nazionale, come le 2 gocce di miele ai Grandi Mieli d’Italia per il suo millefiori di primavera.

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E scegli tra le delizie preparate da Giuseppe e le sue api.

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